Trascrizione
Francesco Vincitorio: 00:00:04 Oggi, 00:00:05 18 dicembre 1987, abbiamo 00:00:10 con noi Alberto Sartoris. Alberto Sartoris tra due 00:00:15 mesi, se non mi sbaglio compie, anzi, meno di due mesi, 00:00:20 compie 86 anni. 00:00:25
Alberto Sartoris: 00:00:23 87 anni.
Francesco Vincitorio: 00:00:23 Scusi, le avevo tolto un anno. Nato, appunto a Torino nel 1901, in 00:00:30 breve: architetto, urbanista, saggista, critico, storico 00:00:35 dell'arte. Ha dietro di sé una lunga storia, che molte 00:00:40 biografie riassumono. Io 00:00:45 gli chiedo subito, lei viene mi pare 00:00:50 da un giro di conferenze in varie parti del mondo, perché 00:00:55 lei continua a fare queste conferenze? 00:01:00
Alberto Sartoris: 00:01:04 Glielo dico dico 00:01:05 subito. Io sono un po' considerato come 00:01:10 un missionario, mi sposto ecco per spandere 00:01:15 la buona notizia, ossia la notizia della logica, della 00:01:20 ragione, della razionalità. 00:01:25Mi affido, come esempio, all'architettura e 00:01:30 alle arti plastiche. Considerando però, che l'architettura e le 00:01:35 arti plastiche costituiscono tutta la globalità dell'uomo. L'architettura per 00:01:40 me, non è soltanto la costruzione di una 00:01:45 casa, ecco, è proprio dare un senso della vita nuova, 00:01:50 alla città. E quando io progetto un edificio, 00:01:55 io penso che si dovrebbe poter sempre dire, che questo 00:02:00 edificio dovrebbe costituire la casa della felicità.
Francesco Vincitorio: 00:02:05 Queste 00:02:05 sue idee in fondo lei le sta portando avanti, salvo errore, dai 00:02:10 primi anni venti?
Alberto Sartoris: 00:02:11 Sì, da quando ero studente, io ho conosciuto Marinetti a 00:02:15 Ginevra nel 1919, mi ha lasciato una grande 00:02:20 impronta, mi ha creato questo slancio verso la bellezza, verso 00:02:25 l'innovazione. Anche da studente ho già incominciato questo, questo 00:02:30 lavoro di missionario.
Francesco Vincitorio: 00:02:32 Di apostolato.
Alberto Sartoris: 00:02:36 Di apostolato.
Francesco Vincitorio: 00:02:36 In questa sua azione lei ha avuto tanti compagni di strada, 00:02:40 cito per esempio Casorati 00:02:45.
Alberto Sartoris: 00:02:48 Casorati, perché io, vede, ho 00:02:50 vissuto poco con gli architetti, perché gli architetti sono sempre 00:02:55 stati un po' dei nemici, ancora oggi dico, che i peggiori nemici dell'architettura 00:03:00 sono gli architetti, non tutti si intende. Io ho vissuto 00:03:05 specialmente con gli artisti, coi poeti, ma in tutti 00:03:10 i paesi che ho frequentato io ho conosciuto i maggiori poeti del momento, i maggiori 00:03:15 pittori, scultori e architetti 00:03:20 e ho vissuto con loro. Ho cercato di 00:03:25 non essere un uomo provinciale e di essere un uomo 00:03:30 internazionale, ma sono sempre rimasto un uomo mediterraneo. Io 00:03:35 non ho cambiato nazionalità, sono sempre italiano, benchè l'Italia ha 00:03:40 fatto poco per me, visto che io insegno in Svizzera da 00:03:45 moltissimi anni.
Francesco Vincitorio: 00:03:48 Cosa intende quando dice Mediterraneo? 00:03:50
Alberto Sartoris: 00:03:51 Perché io credo che, dove non c'era luce, 00:03:55 dove non c'è il sole, non ci può essere architettura. Dove 00:04:00 non c'è il vino, la strada dell'arte è anche la strada 00:04:05 del vino, nulla a che vedere con chi si ubriaca. E 00:04:10 infatti, nel nord, abbiamo oggi delle architetture, ma queste architetture 00:04:15 non avrebbero potuto essere concepite, se non fossero state immaginate 00:04:20 da architetti del mondo della luce e del sole. Per me 00:04:25 tutto viene appunto da questa zona, diciamo dall'oriente, ecco, 00:04:30 da questa zona che chiamiamo mediterranea, che comprende per 00:04:35 me persino la Finlandia, perché Alvar Aalto era un architetto mediterraneo, 00:04:40 non era mica un architetto nordico. Ma però, diciamo questa 00:04:45 grande cerchia del mediterraneo comprende la Svizzera, la Francia, il Portogallo, la 00:04:50 Spagna, l'Austria.
Francesco Vincitorio: 00:04:54 A proposito 00:04:55 di questa sua esperienza con Casorati, del famoso teatro di 00:05:00 Riccardo Gualino, lei ricorda, può dirci qualcosa?
Alberto Sartoris: 00:05:04 Posso dirle 00:05:05 una cosa. Sin da studente ho pensato alla sintesi 00:05:10 dell'arte. Io sono stato molto felice, il mio maestro che era 00:05:15 l'architetto Annibale Rigotti mi ha presentato Felice Casorati, e 00:05:20 lui ha mi ha chiesto di collaborare con lui, perché l'ordinazione del teatro di Gualino non l'avevo ricevuta io, l'aveva 00:05:25 ricevuta lui. Mi ha scelto 00:05:30 come architetto. Io ho disegnato un architettura, 00:05:35 che hanno poi chiamato architettura del mio periodo metafisico, tutta in bianco 00:05:40 grigio e nero, nel quale si è inserita molto bene la 00:05:45 scultura di Casorati. Casorati era un pittore e tutti i bassorilievi 00:05:50 del teatro sono stati scolpiti col pennello.
Francesco Vincitorio: 00:05:55 Quando 00:05:55 lei dice metafisico, il suo periodo metafisico, mi viene in mente, 00:06:00 mi collego al Mediterraneo. Ecco lei perché 00:06:05 dice il suo periodo metafisico, è un periodo che è passato? 00:06:10
Alberto Sartoris: 00:06:09 No, non è passato, perché è una delle tappe della mia attività. Ecco, 00:06:15 come c'è una tappa forse quella di oggi la chiameremo 00:06:20 con un altro nome, ma c'è sempre una metafisica dentro, ossia questa 00:06:25 bellezza astratta, il purismo della mia architettura che non ha nulla 00:06:30 a che vedere col calvinismo, come mi è sempre stato rimproverato 00:06:35.
Francesco Vincitorio: 00:06:36 Quando adesso lei parlava appunto in pratica 00:06:40 del purismo a me è venuto in mente un altro suo compagno di strada, Le Corbusier. Dal 00:06:45 famoso congresso del Castello castello di... 00:06:50
Alberto Sartoris: 00:06:49 La Sarraz.
Francesco Vincitorio: 00:06:53 Esatto. Ecco, 00:06:55 che cosa lei ricorda adesso a distanza di tanto tempo di quelle sue esperienze 00:07:00?
Alberto Sartoris: 00:07:01 Ricordo quell'anno, quella battaglia magnifica, che è stata 00:07:05 svolta in cinque giorni, dove sono state veramente 00:07:10 dettate, diciamo le leggi della nuova architettura. Con 00:07:15 sei quesiti ecco, che sono stati 00:07:20 risolti. Uno solo, lo 00:07:25... Non mi vergogno di dirlo è stato un grande fallimento per noi. 00:07:30 Noi avevamo pensato che l'architettura di Stato avrebbe 00:07:35 potuto aiutare lo svolgimento naturale dell'architettura 00:07:40 moderna. Invece non è stato il caso, perché noi pensavamo 00:07:45 a un uomo. Pensavamo che un uomo può fare molto in 00:07:50 un paese, infatti se poi quell'uomo ha la genialità 00:07:55 dell'invenzione, è un uomo che può aiutare l'architettura, se non l'ha è 00:08:00 un uomo che la distrugge. Noi pensavamo all'esempio del 00:08:05 presidente della Repubblica Cecoslovacca Edvard Beneš, che 00:08:10 era un grande amico e ammiratore di Le Corbusier e abbiamo visto 00:08:15 che sotto il regno di quest'uomo la Cecoslovacchia era diventata il paese più moderno 00:08:20 del mondo, in pochi anni. Tutto era basato 00:08:25 sul tipo dell'architettura razionale o funzionale 00:08:30 organica, per me è la stessa parola, dall'edificio pubblico 00:08:35 fino alla casa rurale. Morto quell'uomo, anche la Cecoslovacchia 00:08:40 ha cambiato aspetto, colore e profilo. Allora 00:08:45 dopo abbiamo visto cosa è successo 00:08:50 in Russia, dove si è usato il Costruttivismo poi, dove sono state costruite le 00:08:55 cose più brutte del mondo ecco, tutto. Poi abbiamo visto la Polonia, che 00:09:00 stava appunto prendendo la strada anche della Cecoslovacchia e ricadere 00:09:05 di nuovo a zero. Oggi non crediamo più l'architettura di Stato. 00:09:10Poi c'è stato un altro esempio, quello del Brasile quando 00:09:15 il presidente Kubitschek dice a un architetto, Niemeyer fammi 00:09:20 una città completa. E nel '72 come 00:09:25 questa città era molto contrastata, il 00:09:30 presidente della Repubblica Kubitschek mi 00:09:35 ha detto poi che ero il suo sosia, ecco che dovevo fare attenzione muovendo 00:09:40 bene le strade perché lui lo volevano... ammazzare. E allora 00:09:45 ha chiesto a tre architetti, a Le Corbusier, a me 00:09:50 e a Nervi, il nostro parere su Brasilia. Allora, 00:09:55 noi pensando sempre alla funzione dell'uomo 00:10:00 di Stato che può creare una corrente, noi abbiamo dato Le Corbusier un parere 00:10:05 favorevole, perché è difficile trovare un uomo di 00:10:10 Stato che dica a un architetto fai una città, e lo lasci libero totalmente di farla 00:10:15. Invece Nervi, questo grande costruttore, ha dato parere sfavorevole, perché 00:10:20 ha detto che tutte le strutture erano all'incontrario, perché la struttura di 00:10:25 Nervi è l'arco. Invece, la struttura di Niemeyer è il contrario dell'arco. Così, a 00:10:30ltro esempio di architettura di Stato riuscito, 00:10:35 ma in tutti gli altri paesi lo Stato è stato un fallimento, non ci crediamo più, 00:10:40 anzi, adesso noi siamo contro l'architettura di Stato.
Francesco Vincitorio: 00:10:43 In alternativa? 00:10:45
Alberto Sartoris: 00:10:45 In alternativa, noi crediamo soltanto all'architettura degli architetti. 00:10:50Sono loro che bisogna convincere, perchè come dico, gli architetti 00:10:55 sono i peggiori nemici dell'architettura, perché vede piuttosto che fare una cosa brutta, 00:11:00 io non so, sarei andato a vendere dei giornali quando ero giovane; 00:11:05 quando non ho più potuto costruire, più esprimere le mie idee costruendo, le ho scritte, 00:11:10 mi sono messo, sono diventato scrittore e sono diventato un polemista 00:11:15 feroce. Non so se.. 00:11:20
Alberto Sartoris: 00:11:19 A proposito di città,ecco mi viene in mente il suo famoso progetto con Terragni del 00:11:25 '28, del '38, della città satellite 00:11:30 operaia di Rebbio. Che 00:11:35 ricordo lei ha, e quale giudizio oggi darebbe su quel suo progetto? 00:11:40
Alberto Sartoris: 00:11:40 Adesso io, siamo anche contrari un po' alle città satelliti 00:11:45 che diventano soltanto dei dormitori. Siamo 00:11:50 piuttosto favorevoli adesso, a organismi autonomi alla 00:11:55 periferia delle città, in modo da non 00:12:00 ammucchiare tutta la gente in una città che non li può contenere, per non 00:12:05 tenerli lontani. E poi quando, quando l'operaio ritorna 00:12:10 in questo nuovo nucleo, deve trovare 00:12:15 tutto, il teatro, il cinematografo, le scuole, non deve trovare 00:12:20 soltanto la casa per dormire. E 00:12:25 allora, io ero un po' concepito su questo tipo qui, era a pochi chilometri da 00:12:30...
Francesco Vincitorio: 00:12:30 Como.
Alberto Sartoris: 00:12:30 Como. Però, noi con Terragni l'abbiamo concepito 00:12:35 come una città veramente indipendente, era fatta per seimila operai e 00:12:40 questi seimila operai, avevano la chiesa, avevano in quel momento 00:12:45 lì anche la Casa del Fascio diciamo, che poteva poi diventare la casa del popolo, 00:12:50 avevano le scuole ed avevano persino uno stadio. E 00:12:55 poi c'erano tipi di case piccole, delle case medie, delle 00:13:00 case grandi. Perché, lei non deve obbligare l'operaio a vivere una casa grande, se lui 00:13:05 preferisce vivere in una casa piccola. Certi amano vivere in una casa grande 00:13:10 e non una casa piccola. Noi avevamo studiato anche un 00:13:15 sistema economico, perché la parola economica in architettura 00:13:20 per me non vuol dire granché. Perché, la casa dell'operaio dovrebbe essere quella che costa di più, 00:13:25 perché, la casa del signore ogni anno può fare 00:13:30 qualche cosa, o fare una manutenzione diciamo puntuale, ecco 00:13:35 invece una casa appartenente allo Stato... Quando poi è 00:13:40 inaugurato non c'è più nessuno che se ne occupi, dunque deve costare molto per essere 00:13:45 solida, per resistere. E poi deve costare molto perché noi 00:13:50 abbiamo la casa con la sala da pranzo, abbiamo il boudoir, poi abbiamo 00:13:55 il fumoir abbiamo... L'operaio non ha che ha il 00:14:00 suo soggiorno e camera da letto. Questo soggiorno deve essere enorme, perché 00:14:05 tutta la vita dell'uomo è contenuta in questo soggiorno, in un angolo ci 00:14:10 sono i bambini che studiano, in un altro angolo c'è il papà che si riposa guardando 00:14:15 la televisione, nell'altro c'è la madre che sta rammendando le calze. Ecco, tutto 00:14:20 questo qui diviso non da pareti, ma soltanto da mobili. Ecco un 00:14:25 mondo, loro dovrebbero avere un mondo completo in una sala vasta. Invece adesso 00:14:30 fanno un soggiorno che sarà 4x5 quando è grande.
Francesco Vincitorio: 00:14:36 Queste 00:14:35 sue parole mi fanno pensare una cattiveria di Portoghesi 00:14:40 che è stata detta nei suoi confronti, mi ricordo, affettuosamente. Quando 00:14:45 disse, in fondo la caratteristica fondamentale di Sartoris, è nel senso 00:14:50 di San Domenico, è il candore, un puro di cuore. Ecco come risponderebbe a un'obiezione 00:14:55 di questo genere?
Alberto Sartoris: 00:14:55 Io rispondo, lo accetto. Perché vede io sono un 00:15:00 amico di Portoghesi, perché trovo che è uno scrittore straordinario. Però 00:15:05 io non sono d'accordo assolutamente con il postmoderno. Anzi 00:15:10 dei congressi io lo affronto con la mia violenza, non 00:15:15 ce l'ho sempre, perché io sono piuttosto un sentimentale diciamo, 00:15:20 però quando devo dire la verità, la so dire. Però non accetto questo... 00:15:25
Francesco Vincitorio: 00:15:24 Il termine candore?
Alberto Sartoris: 00:15:30 Sì, io i 00:15:30o preferisco essere un candido che uno stupido 00:15:35. Però il professor Leonardo Urbani, dopo 00:15:40 quando sono andato in Sicilia, a Palermo a un congresso, dove ero stato invitato - lui 00:15:45 allora ha fatto presentando la mia mostra, 00:15:50 ha fatto una specie di risposta a lui - allora 00:15:55 lui ha parlato di freschezza, ma non di candore perché 00:16:00 dice, quando si vedono questi disegni che sono stati fatti negli anni '20 e' 30, 00:16:05 c'è da chiedersi se li abbia disegnati oggi, talmente sono freschi 00:16:10 talmente sono puri e talmente sono ancora attuali ecco. Benché, 00:16:15 il filosofo Michele Cometa, siciliano, 00:16:20 abbia detto che io sono sempre stato un architetto inattuale, 00:16:25 ma lui l'ha detto come un complimento, inattuale per dire che vede. Infatti oggi, 00:16:30 se qualcuno mi chiedesse "Mi può costruire la casa del Poeta" 00:16:35 non cambierei nulla. Perché, io la trovo naturalissima. Cambierei forse 00:16:40 il materiale, perché il materiale che abbiamo oggi, io non l'avevo, quando ho disegnato 00:16:45 la casa del Poeta.
Francesco Vincitorio: 00:16:47 Adesso lei fra le due scelte, candore 00:16:50 giustamente ha preferito freschezza. Se le ponessi, quale 00:16:55 preferisce, essere considerato un architetto inattuale, oppure 00:17:00 un architetto attuale, quale preferisce, e perché? 00:17:05
Alberto Sartoris: 00:17:04 Inattuale, perché io sono l'avanguardia, malgrado la mia età.
Francesco Vincitorio: 00:17:10 E 00:17:10 le avanguardie sono sempre inattuali?
Alberto Sartoris: 00:17:13 Perché l'avanguardia è una selezione, 00:17:15 l'avanguardia finisce sempre per avere ragione. Ma 00:17:20 più tardi, quando non c'è più l'uomo che l'ha creata ecco. Perché come 00:17:25 ho detto in tutte le mie conferenze: per me non esiste nelle arti l'evoluzione, 00:17:30 esiste soltanto la metamorfosi. Tutte le epoche, 00:17:35 tutte le epoche, tutti i listini hanno raggiunto un vertice, quello che non ha poi fatto la 00:17:40 meccanica, la meccanica fieramente, il progresso perché un'automobile di 50 00:17:45 anni fa,la si può vedere come un bel gioiello. Ma le auto di 00:17:50 oggi funzionano meglio e sono anche certe volte 00:17:55 più belle, perché quando un Pininfarina le ha disegnate, le correzioni si ammirano anche. 00:18:00
Francesco Vincitorio: 00:18:01 Invece nell'arte? 00:18:05
Alberto Sartoris: 00:18:03 Nell'arte, no. Il Partenone e il tempio di Karnak sono delle opere di avanguardia e lo 00:18:10 rimangono, perché hanno raggiunto il vertice. Ecco, 00:18:15 invece la meccanica dell'epoca di Karnak non ha raggiunto il vertice. Allora, è per 00:18:20 quello che io dico che la parola razionale, 00:18:25 che serve a noi semplicemente per identificare la nostra corrente, è 00:18:30 sempre esistita. Perché Brunelleschi, Bramante sono gli architetti razionali, 00:18:35 hanno saputo costruire correttamente e hanno saputo costruire naturalmente, 00:18:40 pensando che l'armonia e la bellezza debba esistere dell'architettura. 00:18:45 Ecco, perché non si fabbrica mica. Questo qui ce l'ha l'architetto 00:18:50 nella mano e nel cervello, altrimenti non è un architetto. Poi bisogna fare una differenza tra 00:18:55 costruzione e architettura, si può insegnare la costruzione, si può diventare 00:19:00 un costruttore, se lei non ha la vocazione dell'architetto, non c'è nessuno scuola che la possa far 00:19:05 diventare architetto.
Francesco Vincitorio: 00:19:08 Questo mi fa pensare, se non 00:19:10 sbaglio, lei che sta preparando un libro, o perlomeno forse sta per uscire, e mi pare 00:19:15 di aver sentito, che si intitolerà "Tempo dell'architettura, tempo dell'arte" 00:19:20. Questa insistenza, che viene fuori da queste parole che lei sta dicendo, in 00:19:25 fondo lei ancora è fermamente convinto che un architetto deve essere un artista 00:19:30. Lei unisce continuamente questo termine architettura e 00:19:35 arte.
Alberto Sartoris: 00:19:36 Perché anche il pittore, se il pittore... certo 00:19:40 l'architetto deve conoscere la tecnica della costruzione altrimenti non è architetto, è 00:19:45 soltanto disegnatore ma si può dire anche per il pittore. Il pittore se non conosce 00:19:50 la tecnica, la chimica dei colori non può dipingere o dipingere dei quadri che dopo 00:19:55 tre mesi si scostano.
Francesco Vincitorio: 00:19:58 E che cosa li unisce? Cosa 00:20:00 li unisce, perché invece lei insiste in questo termine architetto-artista, che cosa deve avere 00:20:05?
Alberto Sartoris: 00:20:07 Perché l'architetto deve inventare, come il pittore d 00:20:10eve sempre fare le cose inedite. Lei 00:20:15 infatti vede, quando io ho scritto il mio libro "Gli elementi 00:20:20 dell'architettura razionale", che è stato il primo panorama mondiale dell'arte, 00:20:25 era per far vedere che l'architettura razionale che si faceva in Estonia, non 00:20:30 era quello che si faceva in Francia o in Germania o in Italia. Perché 00:20:35 il razionalismo, è stato tracciato molto violentemente da questo concetto, l'ho 00:20:40 detto, tutte le architetture saranno uguali, invece no. Noi rispettiamo, lo diciamo, 00:20:45 l'aria del luogo e del sito. 00:20:50 Infatti, in Estonia le architetture moderne erano tutte di legno, perché 00:20:55 non hanno pietra. E poi questo qui è un 00:21:00 concetto antico. Ecco perché, perché, perché gli italiani 00:21:05 non lo hanno fatto come i francesi delle grandi vetrate? Perché, loro avevano 00:21:10 migliaia di pittori geniali, avevano bisogno di muri. Ecco, per quello che 00:21:15 l'architetture antiche del periodo gotico e romanico italiano sono più 00:21:20 chiuse delle francesi, perché i francesi contano sulle dita i pittori che che avevano, invece noi, 00:21:25 non li possiamo nemmeno contare, perché non li conosciamo nemmeno ora tutti.
Francesco Vincitorio: 00:21:30 Lei 00:21:30 ha citato questo libro fondamentale del '32, se non mi sbaglio 00:21:35...
Alberto Sartoris: 00:21:35 Del '32, ma concepito nel '26, perché quell'epoca lì era 00:21:40 molto difficile documentarsi. Io ho viaggiato molto, ecco, però poi 00:21:45 gli architetti non avevano delle buone fotografie. Oggi gli architetti amano anche la 00:21:50 pubblicità, non è vero? Tutti gli architetti manderebbero delle magnifiche fotografie, anche quelle che non stanno costruendo. 00:21:55
Francesco Vincitorio: 00:21:59 Ecco, a distanza 00:22:00 di oltre 60 anni, da quel famoso libro, che è andato 00:22:05 nelle mani direi di quasi tutti gli architetti, consenzienti 00:22:10 o non consenzienti, è stato un...
Alberto Sartoris: 00:22:12 Anche a delle imprese edilizie, perché copiavano 00:22:15 i progetti facilmente. Perché il carattere del mio libro erano le 00:22:20 grandi tavole, ecco dove si può copiare tutto e vedere tutto. Adesso invece fanno dei 00:22:25 libri molto interessanti, che sembrano dei libri di raccolte numismatiche, perché i 00:22:30 disegni sono piccolissimi..
Francesco Vincitorio: 00:22:33 Ecco, la domanda che volevo farle, s 00:22:35e dovesse, se le ricapita in mano questo libro di 00:22:40 oltre sessant'anni fa, lei cambierebbe qualcosa?
Alberto Sartoris: 00:22:44 Adesso le posso 00:22:45 dare una novità: questo libro avrà, in aprile, la quarta edizione, fatta 00:22:50 da tre grandi case editrici di cui non posso dire il nome perché... Questo 00:22:55 libro, quando l'ho fatto io, avevo 00:23:00 per idea appunto di far vedere tutte le opere moderne che 00:23:05 sarebbero diventate classiche. Perché le opere razionali, 00:23:10 come le opere antiche diventano classiche, è questa la loro forza e 00:23:15 io credo che toglierò su 1200 soggetti, ne toglierò 00:23:20 una trentina, dove mi ero lasciato 00:23:25 attrarre dall'affetto e dal cuore. Ecco, avevo forse pubblicato 00:23:30 delle cose proprio dignitose, ma che non hanno resistito alla corrosione 00:23:35 del tempo. E aggiungerò un appendice, dove segnalerò 00:23:40la continuità di questo movimento, dove ci saranno delle opere di 00:23:45 giovani architetti come lui, perché avete molto aiutato i giovani. Ma 00:23:50 sempre con quel con quell'idea che questo libro deve rimanere 00:23:55 non un trattato, ma un panorama delle opere moderne 00:24:00 che diventeranno classiche col tempo.
Francesco Vincitorio: 00:24:03 Per quanto riguarda l'arte, 00:24:05 sempre tenuto conto di questo suo duplice continuo interesse, l 00:24:10ei è stato molto vicino al cosiddetto Gruppo di Como,.
Alberto Sartoris: 00:24:14 L'ho fondato 00:24:15 io nel '35, sono io il fondatore, benché non ci siano pochissimi 00:24:20 critici che lo riconoscono quel merito. 00:24:25
Francesco Vincitorio: 00:24:25 Ecco allora...
Alberto Sartoris: 00:24:25 Dicono che l'ha fondato Radice, che l'ha fondato Terragni, non è vero, l'ho 00:24:30 fondato io, ed è anche nel gruppo di Como che ho conosciuto mia moglie. Perché 00:24:35 era appunto quella mia idea della sintesi delle arti. Allora 00:24:40 ho chiesto a Terragni e a Cattaneo, perché io facevo la spola tra la Svizzera 00:24:45 e Como. Cattaneo all'incirca, tutti a tutti quegli architetti autentici 00:24:50 del gruppo di Como e della regione lombarda, e poi a pittori 00:24:55 come Manlio Rho, come Carla Badialli, come Mario 00:25:00 Radice. E poi, oltre a quel gruppo di Como, per me pensavo 00:25:05 anche a uno dei più grandi pittori astratti del nostro tempo, 00:25:10 che è Mauro Reggiani. Ma lui non ha fatto mai parte del gruppo di Como, 00:25:15 marginalmente perché non era a Como ecco. E li vede ho già ha creato 00:25:20 una sintesi delle arti. Perché in quell'epoca lì per esempio, anche Terragni ecco, quando 00:25:25 lui doveva scegliere un artista, lui e la 00:25:30 sua visione della pittura era una visione 00:25:35 se vogliamo, non è ancora una visione astratta. Invece, quando infatti... Quando lui 00:25:40 ha fatto quel magnifico edificio la Casa dell'artista sul lago... 00:25:45
Francesco Vincitorio: 00:25:44 Ah, la villa già.
Alberto Sartoris: 00:25:46 C'è un'opera, c'è un nudo, non c'è un'opera 00:25:50 astratta. Quando Figini e Pollini hanno fatto anche quella loro magnifica 00:25:55 casa a Milano, non so più se poi alla Biennale o alla Triennale... 00:26:00
Francesco Vincitorio: 00:26:01 Alla Triennale.
Alberto Sartoris: 00:26:01 Hanno messo una scultura di Fontana che non è una scultura astratta. Io 00:26:05 ho rimproverato questo qui a tutti questi architetti che ammiravo ecco.
Francesco Vincitorio: 00:26:10 Ecco, 00:26:10 questo lei ha usato la parola rimproveravo, quindi arte,solo 00:26:15 arte astratta, secondo lei?
Alberto Sartoris: 00:26:16 No, però perché io non chiudo mai l'orizzonte, vede 00:26:20. Quando è stato, quando è nato il futurismo ecco, hanno 00:26:25 detto adesso è finito, l'arte è finita. Dopo il futurismo, ce ne sono stati 00:26:30 degli "-ismi". Io ho vissuto sei mesi sugli -ismi alla Radio Losanna, perché 00:26:35 ho raccontato la storia degli -ismi, ce ne sono 120 e mi pagavano 00:26:40 ogni volta 50 franchi. Adesso p 00:26:45er me, l'arte che si 00:26:50 inserisce, perché vede io ho abolito la parola decorazione. Se 00:26:55 vogliamo fare la sintesi dell'arte bisogna parlare di incorporazione delle arti 00:27:00 plastiche dell'architettura, mi spiegherò meglio. Per me, per ora è 00:27:05 l'arte astratta. Per esempio, io rimprovero a Le Courusier che ammiro 00:27:10 molto, che ho difeso con molti artisti, sono andato in galera una volta 00:27:15 perché avevo difeso lui ecco.
Francesco Vincitorio: 00:27:17 Come è andato in galera?
Alberto Sartoris: 00:27:17 Tre volte sono stato arrestato, glielo Racconterò 00:27:20... sempre, sempre su diciamo con 00:27:25 lettere anonime.
Francesco Vincitorio: 00:27:27 Questo in Italia?
Alberto Sartoris: 00:27:29 In Italia sicuro, e io ho 00:27:30 dovuto lasciare l'Italia per questa ragione qui, io ho lasciato Torino, 00:27:35 perché ho saputo soltanto chi mi denunciava. Non voglio fare nomi. 00:27:40
Francesco Vincitorio: 00:27:40 Può farlo, tanto questo è un testo che ripeto apparirà tra 50 anni.
Alberto Sartoris: 00:27:43 Tra gli altri Pagano 00:27:45.
Francesco Vincitorio: 00:27:46 Pagano in fondo lo aveva sostenuto in Casabella invece no 00:27:50?
Alberto Sartoris: 00:27:50 Sì, ma per esempio, Pagano mi ha sostenuto in Casabella quando abbiamo fatto la pace. Ma prima 00:27:55ci ha criticati, ha criticato molto Terragni, siamo stati più duri, 00:28:00 molto feroci, poi io ho scritto anche degli articoli contro Pagano.
Francesco Vincitorio: 00:28:05 Ecco in questo...
Alberto Sartoris: 00:28:05 Poi dopo abbiamo fatto la pace, perché io amo avere degli amici, non 00:28:10 degli nemici se possono vedere. Vedi, per esempio, Cesare De Seta, che adesso 00:28:15 mi ha scritto quel libro che voglio comprare. Alcuni 00:28:20 anni fa non ho mai parlato male di me, ma faceva delle riserve, diceva che 00:28:25 ero svizzero, io invece sono italiano. E adesso però - è 00:28:30 un uomo intelligente che ha riconosciuto di aver preso una cattiva strada - adesso 00:28:35 veramente mi ha reso felice, scrivendo belle pagine magnifiche su 00:28:40 di me.
Francesco Vincitorio: 00:28:41 Ma questo discorso, cioè, mi sorprende, lei veniva 00:28:45 perseguitato.
Alberto Sartoris: 00:28:46 Perseguitato.
Francesco Vincitorio: 00:28:47 Perché seguiva questo discorso dell'architettura razionale 00:28:50?
Alberto Sartoris: 00:28:50 Perché vede, quando no, perché io sono stato forse imprudente, io ho attaccato Pagano, ecco. P 00:28:55erché non potevo ammettere, perché lui era diventato diciamo 00:29:00 il padrone di Torino e non si poteva far nulla senza 00:29:05 andare a chiedere a Pagano e lui faceva un architettura che io condannavo, ecco. Perché 00:29:10 quando ha fatto l'architettura, la sua, la più moderna del tempio, il Palazzo 00:29:15 della Fisica, nell'Esposizione di Torino, è una copia di un padiglione belga. Poi 00:29:20 la sua architettura la consideravo teutonica ecco, non mediterranea, che è una cosa diversa. Dunque 00:29:25 quest'uomo qui, invece di 00:29:30 dire, di avere, di non essere orgoglioso... Io non sono orgoglioso quando io vedo il bilancio 00:29:35 della mischia, perché sono stato chiamato mediterraneo, mi ha detto, un 00:29:40 giorno vieni qui a Roma, abbiamo bisogno di te perché tu non hai paura 00:29:45 di fare polemica. Io l'ho difeso, perché Terragni era stato accusato 00:29:50 di plagio ecco e io ho potuto provare il contrario.
Francesco Vincitorio: 00:29:54 Ma che accusa 00:29:55 gli facevano a lei, perché lei è stato imprigionato tre volte?
Alberto Sartoris: 00:29:58 Ma prima dicevano che ero 00:30:00 ebreo, poi dopo antisemita, non si mettevano nemmeno d'accordo. Poi 00:30:05 fascista e poi antifascista, poi massone 00:30:10 e poi bastardo. Tutte queste cose qui da solo le spiego perché, 00:30:15 sa che Pier Maria Bardi. 00:30:20
Francesco Vincitorio: 00:30:20 Che è stato anche a Roma.
Alberto Sartoris: 00:30:22 Mi ha sempre difeso ecco, benché 00:30:25 io non avessi le sue idee, perché lui era un uomo del regime. Però 00:30:30 bisogna dire che lui ha approfittato dell'appoggio del regime 00:30:35 per fare delle cose straordinarie. Io devo il mio viaggio, il primo 00:30:40 viaggio dell'America del Sud a lui. Perché quando hanno fatto una 00:30:45 missione dove c'era Pirandello, Bragaglia, Bontempelli, 00:30:50 dovevano mettere anche un architetto, stavano per mettere Piacentini e allora Bardi 00:30:55 ha detto, no mettete un giovane architetto, io ce l'ho 00:31:00 sotto mano, che è un intellettuale e poi che non si vergogneranno di 00:31:05 averlo accanto a Pirandello, Bragaglia e Bontempelli. Perché se lei mandavano Piacentini era 00:31:10 un uomo molto noto, ma molto negativamente. 00:31:15 Ecco, è riuscito a impormi e io sono partito per l'America del Sud, dove 00:31:20 ho fatto delle conferenze che hanno influenzato molto l'America del Sud.
Francesco Vincitorio: 00:31:24 Quindi lei...
Alberto Sartoris: 00:31:25 Questo Bardi ha ceduto allo Stato tutto 00:31:30 il suo archivio, perché lui vive in Brasile.
Francesco Vincitorio: 00:31:33 Certo.
Alberto Sartoris: 00:31:33 Questo archivio è 00:31:35 la storia dell'architettura in Italia e in questo archivio 00:31:40 io ho le fotocopie che mi ha mandato Bardi, dove ci sono tutte le denunce di quelli che mi hanno fatto 00:31:45 arrestare tre volte. Una volta ero a Parigi, 00:31:50 nel '37. Sono entrato nel padiglione Geran, che 00:31:55 non era ultimato dell'Italia, che faceva Piacentini ecco. Sono 00:32:00 entrato lì, ho parlato con gli operai e poi ho visto 00:32:05 che la facciata c'erano delle grandi balconate. Ma dove è la scala per andare su quelle 00:32:10 balconate? Non c'è, sono posticce. Allora io, benché 00:32:15 fossi povero, perché io non mi vergogno di dirlo, ho mandato un 00:32:20 telegramma con risposta pagata a Piacentini, sono qui nel suo padiglione, mi 00:32:25 dica dove sono le scale per andare sulle terrazze. Non ho avuto risposta, 00:32:30 però quando sono ritornato a Bussoleno sono stato arrestato e 00:32:35 la scusa è che io ho avevo creato lo sciopero del padiglione italiano e 00:32:40 sono stato messo in galera. Allora fin lì ho telefonato subito 00:32:45 a Marinetti a Roma e Marinetti è venuto a Torino, 00:32:50 è andato in prefettura, ha fatto uno scandalo, un schiamazzo del diavolo. Dico la verità, è 00:32:55 stato veramente un grande italiano, sono venuto lì per me e 00:33:00 tre volte così. Le Ddue altre volte su denuncia di Pagano. Altra 00:33:05 cosa: io tutti i progetti che presentavo erano bocciati, 00:33:10 non riuscivo a capire perché. Io ho avuto l'elenco della commissione 00:33:15 di Ornato, sa quella che giudica i progetti, c'era il nome di Pagano.
Francesco Vincitorio: 00:33:21 Quindi, 00:33:20 anche la sua assenza dall'E42, 00:33:25 è spiegabile con questa posizione?
Alberto Sartoris: 00:33:28 Sì, quando sono andato - io ho fatto un 00:33:30 padiglione - non l'ho fatto, l'ho disegnato in collaborazione con Piacentini, 00:33:35 ma il mio nome non figura. Come per esempio, molti progetti di 00:33:40 Terragni o di concorsi come il Palazzo del Littorio io ho 00:33:45 partecipato ecco, ma non avevo diritto di firmare, perché il progetto sarebbe 00:33:50 stato rifiutato ecco, però adesso lo posso dire. Dunque, 00:33:55 una volta a Terragni mi ha detto "Adesso vieni con noi, andiamo a 00:34:00 vedere il pittore", che era l'ordinatore di tutta la 00:34:05 mostra, adesso non mi ricordo più il nome.
Francesco Vincitorio: 00:34:08 Oppo.
Alberto Sartoris: 00:34:08 Come?
Francesco Vincitorio: 00:34:08 Oppo.
Alberto Sartoris: 00:34:09 Oppo, Cipriano 00:34:10 Efisio Oppo, bene. C'era anche Marcello Nizzoli, 00:34:15 un mio grande ammiratore. Siamo andati a Roma mi ricordo in 00:34:20 piazza, dove c'è la statua dell'elefante.
Francesco Vincitorio: 00:34:23 Piazza della Minerva 00:34:25.
Alberto Sartoris: 00:34:25 All'Albergo della Minerva, dove c'era l'albergo dei preti, del cardinale - noi 00:34:30 avevamo delle grandi camere ,vecchie come mi piace, mi piace il grande, non il 00:34:35 piccolo. Poi allora siamo, l'indomani, ci siamo 00:34:40 presentati nell'ufficio di Oppo - io sono rimasto in anticamera, ecco - Terragni e Nizzoli 00:34:45 sono entrati, hanno parlato con Oppo, poi gli hanno detto 00:34:50 siamo qui con Sartoris, non potresti affidargli anche una cabina telefonica da disegnare, non lo ricevo 00:34:55 neppure. Ecco perché, 00:35:00 non sono così, perché io passavo per un antifascista, invece 00:35:05 ero più italiano di lui. Poi dopo lui 00:35:10 si è rifugiato in Svizzera, c'è stato il crollo ed è 00:35:15 venuto a leccarmi i piedi, per non dire altro ecco. Beh, io ho 00:35:20 dimenticato le brutture che mi aveva fatto, io l'ho ricevuto bene. La 00:35:25 storia, si racconta con queste piccole 00:35:30 cose qui che sono molto importanti.
Francesco Vincitorio: 00:35:32 Sono convinto, sono convinto. Ecco, 00:35:35 un'altra storia che a me così, interesserebbe in 00:35:40 questi termini, proprio il discorso di Le Corbusier. Proprio su 00:35:45 questo suo famoso libro del '32, lei richiese, salvo errore, una prefazione così gli 00:35:50 scrisse una prefazione, sulla quale si è molto discusso.
Alberto Sartoris: 00:35:55 Sì. 00:35:55
Francesco Vincitorio: 00:35:55 Lei cosa può dire adesso, cioè era, erano delle riserve quel Le Corbusier? 00:36:00
Alberto Sartoris: 00:36:01 Glielo spiego subito, prima di tutto aveva ragione di fare delle 00:36:05 riserve, perché quando si fa la prefazione, è l'unica prefazione che abbia fatto in vita sua, perché 00:36:10 lui non le ha mai fatte per gli altri, l'ha fatto per me, perché 00:36:15 mi considerava molto, perché io l'avevo difeso, le racconterò poi se mi interroga sul castello di La Serraz...
Francesco Vincitorio: 00:36:23 Eravate insieme nella stessa camera 00:36:25. .
Alberto Sartoris: 00:36:25 Nella stessa camera... Io ero il beniamino del congresso, avevo 27 anni ecco, ero il 00:36:30 più giovane di tutti, sono stato scelto da lui come delegato italiano e dal 00:36:35 professor Karl Moser, che era il presidente del Congresso e dalla signora de Mandrot. Lui 00:36:40 ce l'aveva con la Germania e la Germania ce l'aveva con lui, sa, c'è' odio, ebbene. E 00:36:45 allora, la parola razionale i tedeschi l'hanno presa, 00:36:50 l'hanno accolta subito, ma con il loro spirito meticoloso 00:36:55.
Francesco Vincitorio: 00:36:56 Teutonico.
Alberto Sartoris: 00:36:56 Teutonico. Allora, Le Corbusier diceva "loro il razionalismo lo confondono con 00:37:00 la maniglia, con la cerniera, con la serratura", ecco 00:37:05. Dunque, diciamo piuttosto architettura moderna tout court. Ma io 00:37:10 nell'ultima conferenza, molto polemica, che ho fatto per difendere Le Corbusier a Losanna, dove 00:37:15 assisteva anche lui, ho spiegato, ho parlato di questo, di questo 00:37:20 incidente qui. Poi ho detto però, Le Corbusier, quando ha creato la sua 00:37:25 corrente di pittura, l'ha intitolata purisimo, non l'ha intitolata pittura, tout court ecco. 00:37:30Dunque, io posso anche rimproverare qualche cosa a Le Corbusier, neanche fosse 00:37:35 il mio ammiratore, poi ha anche aggiunto questo. Quando lui ha abbandonato - 00:37:40 questo qui ritorno al discorso della personalità - quando lui ha abbandonato questa corrente 00:37:45 purismo, che aveva accettato, è stato influenzato specialmente da Fernand Léger. La pittura 00:37:50che ha fatto dopo, sotto... Diciamo 00:37:55 la cupola di Fernand Léger, è una pittore che secondo 00:38:00 me non va d'accordo con la sua architettura. La pittura della sua architettura è la 00:38:05 pittura purista che aveva fatto poi...
Francesco Vincitorio: 00:38:07 E Ronchamp?
Alberto Sartoris: 00:38:07 Ronchamp appunto, Ronchamp, la 00:38:10 risposta, è una sfida 00:38:15. Quando tutti i critici - perché lui è stato maltrattato, quell'uomo li, 00:38:20 in tutti i modi, nel pensiero, nel lavoro sempre - hanno detto Le Corbusier 00:38:25 non riesce a superare il concetto dell'angolo 00:38:30 retto e dell'architettura cubista. E lui ha sbattuto 00:38:35 sulla faccia di questi critici, malintenzionati 00:38:40 ecco, la libertà, la lirica del tempio di Ronchamp 00:38:45. Disgraziatamente lui lo ha poi decorato e non incorporato 00:38:50 con la pittura, che non va d'accordo con la sua architettura.
Francesco Vincitorio: 00:38:54 Io voglio un pochino essere 00:38:55 provocatore a mia volta - giustamente lei ha citato le opere pittoriche, 00:39:00 abbiamo parlato di Ronchamp - lei non pensa che abbia segnato 00:39:05 queste opere, adesso come lei sa, a Parigi, gli ha dedicato questa enorme mostra, 00:39:10 in cui ci sono moltissime di queste pitture post puriste. Per 00:39:15 esempio penso ai nudi di donna, che 00:39:20 abbia segnato invece, indicato una crisi, in fondo di Le Corbusier, cioè 00:39:25 il credere anche a dei valori istintuali, meno 00:39:30 razionali?
Alberto Sartoris: 00:39:31 Molte di queste nudi di donne sono stati fatte prima 00:39:35 dell'epoca purista ecco.
Francesco Vincitorio: 00:39:37 Però, questi di questi anni posteriori sono più densi 00:39:40 di sensualità, se così possiamo dire.
Alberto Sartoris: 00:39:43 Io non oso raccontare un episodio... 00:39:45
Francesco Vincitorio: 00:39:45 Cioè ripeto, se può, sarebbe interessante, per esempio sono chiavi di lettura.
Alberto Sartoris: 00:39:48 Quando Le Corbusier è venuto 00:39:50 a Milano, ecco è stato ricevuto molto bene da tutti gli 00:39:55 architetti milanesi e poi hanno scelto l'architetto Carminati, 00:40:00 ecco. Era un amico di Terragni, hanno fatto anche la Casa del 00:40:05 Fascio di Lissone assieme. Questo Carminati era 00:40:10 un frequentatore di postriboli, conosceva tutte le prostitute di Milano, 00:40:15 era un bon vivant, ma un uomo molto simpatico, non uomo volgare, ma lui era lì, in 00:40:20 quell'ambiente lì. Poi ha detto, adesso bisogna fargli riconoscere le donne 00:40:25 italiane a Le Corbusier. Allora questo Carminati conosceva 00:40:30 tutte le donne libere - non dico le Ciccioline dell'epoca, 00:40:35 perché Cicciolina sarà forse una donna seria - io non lo so. Allora, 00:40:40 è andato a ballare con una magnifica ragazza, che si 00:40:45 manteneva, che vendeva il suo corpo. Adesso tu passerai la notte 00:40:50 col più grande architetto del mondo, mi raccomando, ti pagheremo 00:40:55 profumatamente e Le Corbusier ha accettato. E poi l'indomani, 00:41:00 quando Carminati, non so, lo raccontò qui - come lo direte 00:41:05 fra cinquant'anni - quando Carminati 00:41:10 è andato a pagare la donzella ha chiesto "Com'è andata la notte?" "Sarà il più grande 00:41:15 architetto del mondo, ma non chiava bene". Allora, 00:41:20 queste donne, che 00:41:25 sono poi delle donnacce, che dipingeva lui, chissà dove le aveva viste, dove le 00:41:30 aveva sognate. Quello lì, è la negazione per me dell'arte di Le Corbusier. Come 00:41:35 per esempio, io non sono d'accordo, quando fanno la risurrezione delle prime 00:41:40 opere di Le Corbusier, io le condanno. La prima opera diciamo, 00:41:45 che prima del razionalismo di Le Corbusier, è la villa Schwob, la villa Turque, quella 00:41:50 lì una cosa stupenda ecco, anche se non assomiglia, diciamo 00:41:55 alle opere puriste, ma le altre dove, ecco. Vede io, adesso mi faccio un 00:42:00 piccolo complimento, perché io non ho avuto questo stadio intermedio 00:42:05. Anche quando ho avuto il mio periodo, diciamo 00:42:10 dell'aristocrazia torinese, di cui parla così bene Jacques Gubler, in un volume che forse lei 00:42:15 non ha.
Francesco Vincitorio: 00:42:16 Certo, lo conosco.
Alberto Sartoris: 00:42:18 Bene, ecco. Perché, 00:42:20 anche quando ho fatto delle opere che sembravano, diciamo molto meno 00:42:25 razionali di quelle che faccio ora ecco, non c'era quel distacco 00:42:30 enorme, che c'è con le cose di Le Corbusier, che sembrano degli chalet, con 00:42:35 quelle opere stupende. Perché io dico che, Le Corbusier è 00:42:40 uno degli architetti più grandi di tutti i tempi.
Francesco Vincitorio: 00:42:44 Ecco, direi 00:42:45 che probabilmente questa sua grande coerenza - di cui lei dice è un elogio, ma 00:42:50 è una constatazione del suo lavoro - qualcuno invece, la considera in fondo 00:42:55 una gabbia, nella quale lei si è un po' chiuso, ecco a cosa 00:43:00 risponderebbe a queste persone?
Alberto Sartoris: 00:43:02 Andate a vedere la mia mostra, ecco. Perché, avete 00:43:05 pubblicato durante sessanta anni sempre le mie 5 o 6 stesse... 00:43:10
Francesco Vincitorio: 00:43:11 Opere.
Alberto Sartoris: 00:43:12 Andate a vedere l'officina, 00:43:15 che ho costruito con lui ecco.
Francesco Vincitorio: 00:43:18 Dica il suo nome, così rimane... 00:43:20
Alberto Sartoris: 00:43:19 Cataldi, Emanuel Cataldi.
Francesco Vincitorio: 00:43:19 Ecco, per l'appunto non rimane il suo nome.
Alberto Sartoris: 00:43:23 E' stato il mio miglior allievo, 00:43:25 più che allievo, un discepolo, pur rimanendo sempre molto 00:43:30 indipendente, perché io agli allievi non dicevo fate quello che faccio io, cercavo 00:43:35 di creare la scintilla dell'invenzione presso l'allievo. E questo ragazzo - 00:43:40 al quale do del tu, ci diamo del tu - abbiamo fatto due lavori assieme e uno 00:43:45 si sta costruendo ancora adesso. Emanuel Cataldi, lui ha il 00:43:50 suo studio di architettura.
Francesco Vincitorio: 00:43:53 Questo suo, diciamo 00:43:55 recriminazioni, che nelle mostre vengono mostrate soltanto 00:44:00 le sue alcune delle sue, delle sue assonometrie?
Alberto Sartoris: 00:44:03 Perché, non sono curiosi, la gente, 00:44:05 poi perché io adesso, soltanto ora c'ho un po' di soldi, per poter presentare 00:44:10. Perchè sa come è? lei è invitato a fare una mostra, poi non c'è nessuno che vuole pagare le 00:44:15 assicurazioni, né il trasporto, allora sceglievano sempre quelle 00:44:20 poche opere che conoscevano già, infatti tutte le volte che io ho spedito delle opere, per 00:44:25 l'ultima mostra che mi ha fatto Baldi in Brasile. Tutte le mie opere sono ritornate 00:44:30 rovinate, Nessuno mi ha risarcito.
Francesco Vincitorio: 00:44:34 A proposito 00:44:35...
Alberto Sartoris: 00:44:35 Invece adesso le verranno presentate con sistemi che si possono anche lavare. 00:44:40
Francesco Vincitorio: 00:44:41 A proposito delle sue opere, adesso, ripeto, vicino 00:44:45 a 87 anni come abbiamo detto, che li compirà tra poco. Se dovesse pensare 00:44:50 alla sua prediletta oggi?
Alberto Sartoris: 00:44:56 È 00:44:55 molto difficile, ma per esempio se 00:45:00 dovessi... Quella che ha avuto maggior successo. 00:45:05
Francesco Vincitorio: 00:45:05 No no, quella che lei ama di più.
Francesco Vincitorio: 00:45:06 No, mai io le amo tutte ecco, le amo tutte 00:45:10 perché le vedo, le ho create nello spazio e non mi danno fastidio, sono come delle nuvole ecco. Ecco, 00:45:15 ma io se dovessi, 00:45:20 allora è un concetto, diciamo utilitario. Io vorrei costruirmi 00:45:25 la casa che avevo pensato di costruirmi 00:45:30 a Firenze.
Francesco Vincitorio: 00:45:32 Dove?
Alberto Sartoris: 00:45:33 Ecco, che figura. Vede, 00:45:35 questa casa, questo progetto me lo aveva ordinato un 00:45:40 mio ex nemico, Pagano. Perché Pagano su Casabella, nel 00:45:45 1942 credo, ha chiesto a dieci 00:45:50 architetti di disegnarsi la propria casa ideale. Allora io 00:45:55 l'ho disegnata, pensando che avrei voluto costruirla a Firenze. E in 00:46:00 questo caso ho fatto delle invenzioni, ci sono dei balconi che 00:46:05 escono dalla facciata, come il balcone dal quale parlavano i generali, come si chiama 00:46:10quel balcone, dove provavano 00:46:15 gli uomini di Stato?
Francesco Vincitorio: 00:46:17 Sì, insomma quelli...
Alberto Sartoris: 00:46:17 Hanno un nome...
Francesco Vincitorio: 00:46:19 Non mi viene adesso in mente, 00:46:20 ma comunque il discorso dei balconi....
Alberto Sartoris: 00:46:23 Perché il balcone è contro 00:46:25 la facciata è fuori dalla facciata, lei non vede nulla, invece con quel balcone che si stacca 00:46:30 dalla facciata, lei passeggia, vola camminando.
Francesco Vincitorio: 00:46:34 Ma aveva già 00:46:35 individuato lo spazio a Firenze?
Alberto Sartoris: 00:46:37 Avevo un divieto, ma l'avrei voluta costruire sulla collina, 00:46:40 che conoscevo molto bene.
Francesco Vincitorio: 00:46:42 Perché aveva scelto Firenze?
Alberto Sartoris: 00:46:45 Ho scelto Firenze perché mi 00:46:45 piace per la città, perché è una città diciamo importante 00:46:50 dal punto di vista artistico - come lo è Roma - ma è più piccola, si può fare tutta la città a piedi 00:46:55. Perché io ho sempre concepito, diciamolo, 00:47:00 l'istruzione di un architetto ecco, quando si 00:47:05 visitava una città si poteva visitare a piedi o in tram, non in automobile 00:47:10.
Francesco Vincitorio: 00:47:10 E non per caso, anche perché Firenze in fondo, ha questa matrice 00:47:15 razionale?
Alberto Sartoris: 00:47:17 Razionale e umanista. Io sono molto 00:47:20 attratto dallo spirito del... Di Firenze. Perché 00:47:25 vede, durante la guerra, quando non potevo più disegnare, io ho 00:47:30 fatto tutta una serie di studi su Ficino, sui 00:47:35 Medici, su tutti i filosofi di quell'epoca 00:47:40.
Francesco Vincitorio: 00:47:40 Neoplatonici?
Alberto Sartoris: 00:47:41 Platone, neoplatonici, mi è interessato moltissimo, poi 00:47:45 vede io, quando ero bambino, ho studiato anche teologia. Perché 00:47:50 mio padre aveva conosciuto - io sono 00:47:55 nato nella religione cattolica - però, mio padre ha conosciuto un italiano 00:48:00 che era il pastore della chiesa evangelica di Ginevra,ha detto un ragazzo, un 00:48:05 ragazzo intelligente. Se tu me lo affidi, io non ho figli, sono 00:48:10 molto ricco, sarà il mio successore. Allora io ho studiato 00:48:15 teologia con questo pastore e ho anche insegnato la domenica il 00:48:20 catechismo ai bambini. E tutto questo 00:48:25 qui mi è servito, perché per me, io sono stato poi attratto dall'arte religiosa e h 00:48:30o disegnato tanti edifici, due, uno solo l'ho costruito 00:48:35. Ma quando sono andato in Turchia per esempio, tre volte quando 00:48:40 sono entrato in..a Edirme, pensando 00:48:45 che era Adrianopoli prima, ho pensato 00:48:50 al famoso poema di Marinetti, lo avrei voluto 00:48:55 poter declamare a Edirne, ho visitato il capolavoro di 00:49:00 Selimiye, quel grande architetto ottomano. Sono entrato in quella moschea e lì, ho 00:49:05 avuto come in nessuna parte del mondo, il senso della religiosità 00:49:10. Non c'era nessuno in quella chiesa, non era una chiesa cattolica, non 00:49:15 ha nessuna importanza. Allora vede, io tutto questo qui lo devo 00:49:20 anche a queste piccole lezioni, di quello, di quel pastore protestante, per quello che hanno detto che 00:49:25 ero un calvinista ecco. Dimenticando che tra Ginevra e Torino 00:49:30 c'è un'affinità di pensiero straordinario, perché sa che la madre di Cavour era ginevrina ecco 00:49:35. Quando noi siamo andati a Ginevra, io avevo 00:49:40 alcuni mesi ecco, la colonia italiana non era una colonia di poveracci, 00:49:45 manovali [...] colonia di intellettuali. E il 00:49:50 direttore del Servizio di Igiene era professor Battelli detiene il record di tutto, il 00:49:55 più grande farmacista di Ginevra era un triestino irredento, Benecchi, 00:50:00 Benecchi, si chiamava. E così mia 00:50:05 madre aveva fondato una società drammatica 00:50:10 teatrale che si chiamava 00:50:15 La Ausonia e gli attori erano tutti questi avvocati, 00:50:20questi intellettuali italiani, che erano rifugiati a Ginevra. Perché a Ginevra 00:50:25 si interessavano moltissimo alla civiltà 00:50:30 mediterranea italiana. Mia madre ha potuto avere un piccolo teatro che esiste ancora, 00:50:35 adesso c'è un cinema al coperto, perché venivano i ginevrini ad ascoltarla. E poi 00:50:40 una cosa impressionante, perché mia madre era una declamatrice straordinaria. 00:50:45 Allora, ogni anno, il primo maggio li invitavano i socialisti 00:50:50 e gli anarchici - non c'erano i [...] a Ginevra - per declamare 00:50:55 un poema di cui non ricordo più l'autore - ma dev'essere un tipo come Carducci - che si 00:51:00 chiamava la Santa Russia dell'impiccatore.
Francesco Vincitorio: 00:51:05 Lei sente che questo periodo lo ha segnato 00:51:05?
Alberto Sartoris: 00:51:05 Non mi ha segnato. Vede, io considero 00:51:10 gli anni'20 e '30 come una grande civiltà. Però una 00:51:15 civiltà che non ha ancora potuto dare tutti i suoi frutti, è per 00:51:20 quello che io ritorno sempre su questo razionalismo, che si è fermato nel '23 00:51:25. Adesso riprende, riprende con degli architetti come lui, con degli 00:51:30 architetti come Mario Botta. Riprende sotto altre, sotto le 00:51:35 forme di questa metamorfosi, ecco. Perché pensi, che l'arte islamica ci ha impiegato 00:51:40 non so quanti secoli per imporsi, il barocco per esempio, c'è 00:51:45 il barocco che ha coperto tutto il mondo, l'arco del suo spirito, ci ha impiegato 00:51:50 mica soltanto cinquant'anni ecco, lasciamoli il tempo anche al razionalismo di imporsi, è 00:51:55 quello che io sto dicendo.
Francesco Vincitorio: 00:51:59 Quindi lei, lei 00:52:00 sente che forse stiamo ritornando a nuova stagione del...?
Alberto Sartoris: 00:52:06 Perché 00:52:05 lo sento, perché adesso questo qui è il campo dei giovani. 00:52:10Ecco, vedi per esempio, io sono molto triste di pensare anzi ho attaccato, 00:52:15 ho scritto contro Gardella, che ha fatto quel capolavoro 00:52:20 di Alessandria. Adesso lui è libero di cambiare, ma non ha il diritto di 00:52:25 parlare contro il razionalismo ecco, perché lui ci ha vissuto sopra, e io no. 00:52:30Allora, quando io ho fatto una grande conferenza, che hanno detto 00:52:35 che era, il mio canto del cigno, ma io non credo, che si chiamava "Attualità 00:52:40 del razionalismo", l'ho fatto al Politecnico di Losanna poi dopo...
Francesco Vincitorio: 00:52:46 Quando?
Alberto Sartoris: 00:52:46 Due anni fa, poi se gli interessa gliela mando, è in francese. 00:52:50
Francesco Vincitorio: 00:52:48 Sì, sì, sì, va benissimo, la ringrazio.
Alberto Sartoris: 00:52:50 Prego. Allora, io ho parlato di tutto questo 00:52:55 qui, ho parlato del razionalismo, del costruttivismo, per spiegare che tutti 00:53:00 questi movimenti sono stati inchiodati dal regime del potere, ma 00:53:05 stanno rinascendo, stanno nascendo attraverso i giovani. Perché, io 00:53:10 tutti i giorni ricevo telefonate da tutte le parti del mondo, di gente che vuole parlarne, perché 00:53:15 sanno che io sono un uomo candido ecco, che sono 00:53:20 un uomo puro e fresco. Io li ricevo, anche se sono delle volte 00:53:25 molto stanco. Poi vede, per esempio, lei ha visto il catalogo della mostra di Le Corbusier 00:53:30 a Parigi?
Francesco Vincitorio: 00:53:31 Sì, sì.
Alberto Sartoris: 00:53:31 C'è una colonna, su questa colonna... 00:53:35
Francesco Vincitorio: 00:53:34 Un'enciclopedia.
Francesco Vincitorio: 00:53:36 Sa chi l'ha scritta questa colonna? L'ha scritta una professoressa cecoslovacca 00:53:40 che insegna in America. Ecco, che è venuta 00:53:45 a trovarmi due anni fa, perché sta facendo una monografia 00:53:50 su di me. Dunque vede, anche adesso il mio nome si intrufola dappertutto, 00:53:55 come un veleno ma non come quello, un veleno, come quello del Postmodernismo. 00:54:00 Ecco, perché i giovani si sentono attratti, ritrovano un 00:54:05 po' di coraggio.
Francesco Vincitorio: 00:54:06 Quindi, questa chiacchierata la possiamo concludere, con 00:54:10 abbasso il Postmodernismo?
Alberto Sartoris: 00:54:12 Abbasso tutti gli archeologismi e tutti tutti 00:54:15 i passatismi, che distruggono l'arte. Perché io il 00:54:20 fatto di innovare, è il rispetto della tradizione.
Francesco Vincitorio: 00:54:25 Noi 00:54:25 siamo in una sede particolarmente piena di storia e quindi, 00:54:30 queste ultime parole - purtroppo il nastro sta per concludersi - 00:54:35 mi pare che sia molto importante appunto, sentire dalle sue parole questo abbasso, questo 00:54:40 concetto di una tradizione non capita. Ecco, 00:54:45 questo mi pare molto, molto importante. La ringrazio davvero molto, molto professore.
Alberto Sartoris: 00:54:48 Grazie a lei.
Francesco Vincitorio: 00:54:51 Ecco, mi 00:54:50 pare che sia venuta molto bene, anche perché tiene, è 00:54:55 vero?
Alberto Sartoris: 00:54:56 Non so, lo deve chiedere a lei.
Francesco Vincitorio: 00:54:57 Direi di sì, direi di sì.